Cos'è l'Aloe Vera?
L’ Aloe Vera appartiene ad un genere di piante succulente xerofile ( vegetali adattati a vivere in ambienti caratterizzati da lunghi periodi di siccità o da clima arido o desertico) della famiglia delle Asfodelacee, che raggruppa più di 500 specie ed è originaria dell’Africa.
Questa straordinaria pianta è conosciuta fin dall’antichità per i suoi benefici e le sue proprietà, ed è ormai molto facile trovare prodotti a base di Aloe, sia per uso interno che per uso esterno, in vendita in farmacie, erboristerie e siti online.
La sua coltivazione è ormai diffusa in molti paesi del mondo situati sulla fascia a clima temperato e negli ultimi 10 anni anche nelle zone più meridionali del bacino del Mediterraneo.
Pur essendo una pianta molto rustica che non necessita pertanto di tecniche sofisticate, la sua coltivazione non è priva di difficoltà e necessita di alcuni accorgimenti e di un ecosistema adatto per farla crescere rigogliosa ed in buona salute.
In questo articolo, noi di Vonderweid che coltiviamo Aloe in Sicilia a cielo aperto dal lontano 1997, vorremmo spiegarvi come si coltiva l’ Aloe Vera, la specie di Aloe più famosa ed utilizzata.
Conosci le differenze tra l’Aloe Vera e l’Aloe Arborescens? Scoprile nel nostro articolo: 👩🏻🌾
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Coltivazione dell’Aloe Vera: scopri come si coltiva l’Aloe Vera in Terreno
Le Foglie dell'Aloe Vera:
La pianta di Aloe Vera è caratterizzata da foglie carnose, riconoscibili dalla presenza di una spessa cuticola e da piccole spine lungo il margine.
La sua infiorescenza, che si sviluppa fra Febbraio e Marzo, si sviluppa attraverso un asse verticale di dimensioni notevoli e porta fiori riuniti in grappoli, pendenti e di colore giallo.
Dal fiore si sviluppa il frutto, una capsula, che tuttavia non viene utilizzata nelle preparazioni a base di Aloe Vera.

Coltivazione dell’Aloe Vera: tutte le cose da sapere
Tecniche di Coltivazione:
Per quanto riguarda le tecniche di coltivazione bisogna premettere che, ovviamente, una coltivazione di tipo “produttivo” deve tener conto di logiche molto diverse da quelle di una coltivazione amatoriale o casalinga.
Noi abbiamo scelto di coltivare a filari lasciando uno spazio sufficiente tra un filare e l’altro per poter passare con il trattore e questo si è rivelato molto importante sia per le operazioni di pulizia che per quelle di raccolta.
L’esperienza ci ha inoltre consigliati di utilizzare la tecnica della pacciamatura e cioè di coprire con del materiale il terreno intorno alle piante per limitare lo sviluppo delle infestanti ed anche per ridurre l’evaporazione nei mesi più caldi riducendo così il fabbisogno idrico.

Irrigazione 🚰
L’Aloe Vera è una pianta che teoricamente non avrebbe bisogno di molta acqua anzi, le piante grasse rischiano di deteriorarsi più per un eccesso di acqua che per una mancanza però, come premesso, la coltivazione industriale ha a che fare con delle problematiche abbastanza diverse da quelle casalinghe e pertanto nei mesi estivi siamo costretti a bagnare le piante almeno una volta alla settimana, preferibilmente di notte per ridurre l’evaporazione.
Tipo di terreno 🚜
Per quanto riguarda la tipologia di terreno è molto importante che sia ben drenato per evitare ristagni d’acqua che danneggerebbero le piante e che abbia ricevuto una buona concimazione di fondo prima dell’impianto, mentre nella normale gestione non è necessario l’apporto di concimi particolari
Fioritura 🌷
I fiori dell’Aloe Vera si sviluppano nel periodo Febbraio – Marzo, sulla sommità di uno stelo molto lungo (può raggiungere fino a 120 cm) e sono di colore giallo per l’Aloe Vera e rossi per l’Aloe Arborescens.
Ogni specie di Aloe sviluppa un’infiorescenza caratteristica, sia in termini di colore che di forma, che può essere semplice, ramificata o a grappolo.
Le piante di Aloe, essendo autosterili, si riproducono per impollinazione incrociata. Hanno quindi bisogno della vicinanza di altre piante di Aloe della stessa specie per riprodursi.

Parassiti 🐛
Questa coltivazione non presenta particolari problemi dal punto vista dei parassiti, può accadere che alcune piante vengano aggredite dalla cocciniglia ma la percentuale è troppo bassa per giustificare un intervento, anche le lumache possono essere considerate fra i parassiti dell’Aloe ma anche in questo caso, tranne in annate o situazioni particolari, non si tratta di infestazioni che richiedono interventi mirati.
Temperatura e Insolazione ☀️
L’Aloe Vera è un tipo di pianta che necessita di un clima mite per poter crescere al meglio, o addirittura per sopravvivere.
Infatti, è molto importante che la pianta non venga esposta a temperature al di sotto dei 3° gradi, in quanto le sue radici potrebbero marcire con la conseguente morte della pianta e delle sue foglie.
L’Aloe Vera trova le sue condizioni climatiche ideali con una temperatura intorno ai 20-25°.
La moltiplicazione e riproduzione dell’Aloe Vera
La moltiplicazione delle piante di Aloe può avvenire principalmente in 2 modi, anche se ne esiste un terzo poco utilizzato.
Le tecniche di moltiplicazione principali avvengono o tramite riproduzione assessuata grazie ai suoi Polloni essendo una specie di pianta che accestisce (quel tipo di piante che si arricchiscono di steli nella parte basale del fusto formando un cespo) oppure tramite riproduzione sessuata grazie al seme prodotto dalla pianta.
Moltiplicazione tramite Pollone :
Questo tipo di moltiplicazione dell’Aloe Vera avviene grazie ai suoi Polloni che crescono nel terreno tutto attorno alla pianta madre nel periodo primaverile.
I Polloni non sono altro che un germoglio che radica e si sviluppa attaccato al colletto delle radici della pianta madre, in grado quindi di acquisire le caratteristiche della pianta stessa, tecnica utilizzata da molte piante per mantenere in vita la specie.
Per realizzare questa tecnica bisogna innanzitutto scegliere ed individuare un germoglio abbastanza grande.
Successivamente, bisogna separare il germoglio dalla pianta madre, facendo attenzione a conservare le radici intatte. É consigliato usare un coltello con la lama sterile ed affilata per assicurarsi la buon riuscita dell’operazione.
Una volta separati i Polloni dalla pianta madre, vanno lasciati all’aria aperta per un paio di settimane e quindi si piantano in terra, creando così una nuova pianta.

Moltiplicazione tramite Semina :
Se si sceglie di riprodurre l’Aloe partendo dai suoi semi, bisogna essere a conoscenza delle relative difficoltà a cui si può andare incontro.
I semi delle piante di Aloe, essendo Monocotiledoni, sono molto vulnerabili e sensibili al freddo ed all’umidità. Bisogna fare molta attenzione al tipo di terreno utilizzato, che deve essere sterilizzato per evitare l’insorgenza di funghi, avere una granulometria omogenea, e deve avere un umidità prevalente rispetto all’aria circostante in modo che le radici possano capire dove andare per ancorarsi e nutrire la piantina.
I momenti migliori per questo tipo di moltiplicazione sono sicuramente i periodi primaverili e quelli subito dopo l’estate.
Un’altra attività importante da fare prima della semina è quella del trattamento fungicida, che può essere fatta solo con specifici prodotti naturali nel caso di una Coltivazione Certificata Biologica, come lo Zolfo o i Sali di Rame.
Dopo esserci assicurati di avere un terreno sufficientemente umido, si può spargere e coprire i semi nella terra e poi non resta altro che attendere e controllare il corretto sviluppo delle piantine.

Moltiplicazione dalla Foglia:
Questo ultimo metodo è sicuramente il meno utilizzato, in quanto le probabilità che generi le radici e cresca sana sono ridotte, visto che le foglie di aloe vera contengono un’alta percentuale di liquidi e tendono a marcire prima di generare le radici.
Tuttavia, se si vuole tentare questo metodo, bisogna assicurarsi di:
- Trovare una foglia di Aloe abbastanza lunga (almeno 10 cm)
- Tagliare la foglia alla base con un coltello pulito ed affilato, cercando di separarla dalla base della pianta con un taglio diagonale
- Sistema la foglia in un posto caldo, per un tempo sufficiente affinché si formi una patina sulla parte recisa, che aiuterà la foglia a proteggersi da agenti esterni, riducendo il rischio che venga infettata dal terreno
- Infila la foglia di Aloe nel terreno con la parte recisa rivolta verso il basso

Aloe Vera Biologica: cosa cambia da una coltivazione tradizionale
La coltivazione biologica dell’Aloe comporta alcuni accorgimenti, rispetto alla coltivazione tradizionale. Infatti, per essere certificata biologica deve rientrare nel Regolamento CE 834/07 che riduce al minimo lo sfruttamento delle risorse naturali (suolo, acqua, aria) in favore della sostenibilità.
Richiede infatti che non vengano impigate sostanze di sintesi chimica come concimi, insetticidi e diserbanti, anticrittogamici e pesticidi in genere.
In caso di necessità, si possono usare sostanze di origine naturale, quali estratti vegetali, insetti e minerali appositamente selezionati che, dispersi sul terreno, ne modificano le caratteristiche chimico-fisiche, contribuendo a creare un ambiente più protetto per le nostre piante.

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Dove coltivare l’Aloe Vera:
La coltivazione dell’Aloe Vera può avvenire a cielo aperto, piantandola in un terreno con le caratteristiche adatte, oppure in serra con l’uso di vasi appropriati.
Sicuramente la scelta è vincolata al tipo di clima in cui ci si trova: con un clima caldo o temperato come quello Mediterraneo potremmo scegliere tra la coltivazione indoor o outdoor, mentre con un clima un po più freddo come quello Continentale saremmo costretti ad optare per la coltivazione indoor.
Scopriamo insieme quali sono le differenze e le peculiarità di queste 2 tipologie di coltivazione dell’Aloe..
Coltivare l'Aloe Vera in terreno (outdoor):
La coltivazione dell’Aloe Vera a cielo aperto, o outdoor, è più consigliata rispetto alla coltivazione in serra, in quanto è stato dimostrato che lo sviluppo di certi principi attivi e fitocomposti della pianta è correlato alla quantità di luce che la pianta riceve.
Inoltre, in un ambiente chiuso come una serra, la qualità dell’aria è sicuramente diversa rispetto a quella che possiamo trovare in un ecosistema aperto.
Tuttavia, come anticipato precedentemente, bisogna fare attenzione al tipo di terreno su cui coltivare l’Aloe. Uno dei fattori più importanti è avere un terreno con una buona capacità di drenaggio, prediligendo un terreno con una componente sabbiosa.
Un’altra cosa a cui fare attenzione è la quantità d’acqua: con troppa acqua c’è il rischio concreto che le radici possano marcire in seguito ad un ristagno.
Coltivare l'Aloe Vera in serra (indoor):
La coltivazione dell’Aloe Vera in serra si è sviluppata negli ultimi anni in quanto permette una coltivazione più controllata e meno impegnativa rispetto alla tradizionale coltivazione all’aperto.
Tuttavia, l’utilizzo dei vasi e la qualità dell’aria che si va a creare in un’ambiente chiuso non permettono una crescita vigorosa e qualitativa della pianta ed un relativo sviluppo ottimale dei suoi principi attivi.
Per la coltivazione dell’Aloe in serra bisogna innanzitutto munirsi di vasi tendenzialmente più larghi che profondi, visto che le radici dell’Aloe Vera non vanno troppo in profondità.
Anche per la coltivazione in vaso avere un terreno drenante è di fondamentale importanza, in quanto le radici tendono a marcire in un terreno molto umido. Quello che consigliamo è di utilizzare un terriccio da piante grasse (cactus), oppure un terriccio normale alla quale aggiungere della sabbia per migliorare la sua capacità drenante e delle palline d’argilla sul fondo del vaso per evitare il ristagno dell’acqua.
Un’altro fattore da tener conto per una crescita ottimale della pianta è che l’Aloe Vera dipende dalla luce per star bene: dovremmo assicurarci che riceva il giusto quantitativo di luce giornaliera.

La coltivazione dell'Aloe Vera in Italia:
La coltivazione dell’Aloe Vera in Italia è un’attività relativamente recente, sviluppatasi non più di 30 anni fa.
Infatti, nonostante l’Italia sia un paese famoso per il suo settore primario e la biodiversità di specie vegetali coltivate, la coltivazione dell’Aloe non era sicuramente parte integrante della cultura popolare agricola italiana, se comparata a quella di paesi limitrofi come la Spagna o la Grecia e fino a qualche decennio fa era pressochè impossibile trovare una coltivazione organizzata di Aloe.
Tuttavia, possiamo dire con onore, che noi di Vonderweid siamo stati una delle prime aziende a credere nelle potenzialità e nei benefici che questa pianta può dare.
É infatti dal lontano 1997 che coltiviamo Aloe Arborescens ed Aloe Vera in Sicilia, a cielo aperto, seguendo i dettami dell’Agricoltura Biologica.